andare fuori - Lc 4,21-30 |
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+ Dal Vangelo secondo Luca |
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Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato |
La conclusione della lettura del vangelo di domenica sorsa, adesso diventa l’inizio. Letteralmente «Oggi si è compiuta questa Scrittura nei vostri orecchi». L’orecchio, come per dire l’uomo, è luogo di compimento della Parola, come lo stesso uomo è luogo di compimento della Eucarestia. In altre parole siamo chiamati ad un coinvolgimento totale nella nostra relazione con Dio e con l’uomo. Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale (Rm 12,1). C’è connessione tra spirituale e materiale. |
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gli davano testimonianza |
Luca ha un modo di raccontare decisamente diverso ma Marco (6,1-6) e Matteo (13,53-58), meno negativo, anzi gli abitanti di Nazareth dapprima davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca. Una meraviglia giustificata se si consideravano le origini di Gesù: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Dunque meraviglia e perplessità si accompagnano quando la conoscenza umana fa da filtro e impedisce di guardare oltre; gli abitanti di Nazareth era cresciuti con lui, avevano frequentato la stessa Sinagoga, molti saranno stati i clienti di Giuseppe e suoi. Fa parte del nostro limite separare l’umano dal divino, tenere gli ambiti distinti così ché, se vogliamo credere in Gesù Figlio di Dio, dobbiamo dimenticare che è figlio di Giuseppe. Ancora oggi è così, psicologicamente abbiamo bisogno per credere che l’umanità del Cristo sia in qualche modo soffocata dalla sua divinità. |
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fallo anche qui |
Molto provocatoriamente Gesù ricorda due fatti (1Re 17 e 2Re 5) in cui la grazia di Dio va oltre i confini della appartenenza a Israele. Gesù che è buon conoscitore dell’animo umano citando il proverbio Medico, cura te stesso, rivela un desiderio nascosto di miracoli e prodigi fallo anche qui, nella tua patria! Questa espressione, propria di Luca, mette in guardia i concittadini di Gesù, i cristiani a cui si rivolge l’autore del vangelo e soprattutto noi che lo stiamo ascoltando oggi. Se vogliamo conoscere, capire l’azione di Dio dobbiamo uscire dai nostri confini, andare Sarèpta di Sidòne o incontrare Naamàn, il Siro. Dobbiamo uscire, andare fuori. |
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